Underwater

I misteri degli abissi tornano in auge per questo film fanta-horror capitanato da Kristen Stewart e Vincent Cassel, rispettivamente Norah Price, ingegnere meccanico a bordo di una stazione sottomarina di estrazione mineraria, e Lucien, capitano della nave. In seguito a un maremoto di origine sconosciuta, i protagonisti e gli altri sopravvissuti dovranno fare i conti con pericolose creature sottomarine senza nome, in una corsa contro il tempo per salvare la propria vita. La trama, di per sé debole e già ampiamente sfruttata nella tradizione dei disaster/ survival movie, non presenta alcuna originalità né variazione sul tema, finale incluso. Viene persino a mancare l’atmosfera oppressiva e claustrofobica tipica del genere, come se qualche effetto di luce bastasse a trasmettere l’idea di un mondo oceanico oscuro e credibile.

I personaggi risultano vagamente abbozzati, e si limitano a fluttuare nell’ambiente in attesa di venire aggrediti o di riuscire a sfuggire alla minaccia, per poi tornare nella stazione e attendere la minaccia successiva, in un loop di insopportabile reiterazione. L’adrenalina e l’azione, elementi cardine del genere, latitano a diventare febbrili, esaltanti. Il tentativo, in extremis, di suggerire una rilettura della vicenda da un punto di vista etico, forse anche pseudo-ambientalista, accentua le mancanze della trama.