Torna il Rome Prisma Film Awards, la rassegna dedicata alle perle rare del panorama cinematografico internazionale, capace di spaziare in tutto il mondo, dal Messico alla Cina, passando dall’Europa, e di passare attraverso i generi senza soluzione di continuità, dal dramma al documentario, fino al videoclip.

Venerdì 5 maggio alle 21:45 il progetto poterà al Cinema Farnese di Roma la visione e il potenziale dei nuovi talenti emergenti del settore, proiettando 5 cortometraggi indipendenti per lo più inediti o passati da festival undergroind – con la sola eccezione di The Black Hen, presentato in anteprima al festival di Clermont-Ferrand. Nell’attesa dell’evento, qui sotto trovate un assaggio dei corti selezionati.

Out of Sight, Dirk Koy, Svizzera, 2020, 3

La decostruzione epilettica della fisionomia musicale è la cifra stilistica di Dirk Koy. Regista e motion graphic designer svizzero, utilizza ibridandoli i linguaggi del video e dell’animazione per aggiungere una corporalità digitalizzata al brano del duo Yello, in cui la voce di Dieter Meier abbraccia le sonorità di Boris Blank. Il regista riesce così a restituire quasi tre minuti di puro spettacolo visivo che non uscirà più dalla vostra testa.

The Black Hen, Marion Clauzel, Francia, 2022, 13’

La tenerezza disarmante di un bambino con la sua gallina nera dà forma a uno strano rapporto, quasi materno, che si snoda tra inseguimenti, uova rubate, uova donate e ricerche condivise. La visione infantile e innocente di Auguste – quattro anni – che scopre la vita e la morte è il focus di The Black Hen, cortometraggio d’esordio della regista francese Marion Clauzel, che ha avuto la premiere al festival di Clermont-Ferrand.

Lesser Fullness of Grain, Wang Honglong, Cina, 2022, 34’

Nel Nord della Cina l’espressione “lesser fullness” (in cinese “xiaoman”) rappresenta il momento in cui i semi del grano sono all’apice della crescita ma non ancora del tutto maturi. Solitamente, questo periodo inizia il 20 maggio, una suggestiva e romantica data che in Cina celebrano in modo simile a San Valentino, in quanto la pronuncia locale del numero 520 è quasi coincidente a quella di “ti amo“. Il cortometraggio di Wang Honglong raffigura con un unico fil rouge tre melancoliche storie d’amore: di una nonna ormai disillusa nei confronti di una vita condivisa e dei suoi nipotini alle prese con i primi sentimenti.

Concrete Heart, Enrika Panero, Francia, 2022, 20’

La musica come possibilità e redenzione, ascesa e ostacolo. Il cortometraggio di Enrika Panero, regista francese emergente, indaga l’esistenza e la persistenza femminile nel mondo crudo e indelicato del rap attraverso la storia di un’adolescente che inizia a frequentare lezioni di rap in una banlieue francese, tenute da una giovane donna.

The Eyes Of Doña Lucy, Juan Carlos Hinojosa Flores e Jonathan Gerardo Romero, Messico, 2023, 12’

Lo sguardo indagatore dei giovanissimi registi Juan Carlos Hinojosa Flores e Jonathan Gerardo Romero nella Messico proletaria restituisce lo scontro sociale e generazionale latente nel microcosmo di un quartiere povero, che culminerà in tragedia. Il corto è stato nominato al Cannes Shorts.

Federica Furia