Dipingere il quotidiano e gli sbalzi d’umore con un realismo pungente e catapultare l’ascoltatore nel pragmatismo sociale dei tempi odierni: questo il concept del progetto A Morte L’Amore. Il punk del trio originario della provincia di Taranto è infatti privo dei soliti eccessi e predilige invece l’obiettività dei testi che da sempre caratterizza il riottoso genere musicale.

Nel corpus di A Morte L’Amore (2016) si contrappongono due diverse concezioni a livello contenutistico: l’amore e la morte, come in Giuditta o in Mi abbracci e Mi Accoltelli, brano in salsa garage rock che racconta della distanza emotiva tra due amanti. I due brani bastano a sintetizzare gli stilemi espressivi adottati dalla band, fornendo un exemplum della moltitudine di generi e influenze che hanno sperimentato fino a questo lavoro. Il loro è uno stile internazionale sapientemente coadiuvato dall’utilizzo della lingua italiana: un patriottismo linguistico che resiste all’uso della sempre più mainstream lingua inglese.

È tortuoso il cammino intrapreso dagli A Morte L’Amore, che non sembrano assolutamente spaventati dalle nuove sfide, viste anzi come occasione di crescita. Il loro nuovo tour li vedrà impegnati in numerose località della penisola, tra cui Milano il 9 marzo, quando i tre si esibiranno sul palco di Linoleum.

Sabino Forte