MUBI è una cineteca online dove guardare, scoprire e parlare di cinema d’autore proveniente da tutto il mondo. La selezione dei titoli è affidata a una redazione di esperti del settore, che si occupano di costruire un vero e proprio percorso museale cinematografico attraverso mezzi diversi: i film, che possono essere in Cartellone o a noleggio, il Feed, che mostra cosa guardano gli altri utenti, il Notebook con notizie, interviste, reportage, approfondimenti; e ancora, la Comunità, ovvero il social di MUBI integrato a tutti gli altri, i Focus, gli Speciali e le Retrospettive. Ogni giorno viene proposto un nuovo film, che resta visibile per un mese e viene poi sostituito da un altro, in una rotazione continua. Dal 20 maggio 2020, MUBI ha introdotto la sezione Videoteca: una libreria di centinaia di titoli a completa disposizione di tutti gli utenti.

Terminata la spooky season e dichiarata chiusa la scorpacciata di horror d’autore che MUBI ha preparato per noi durante il mese di ottobre, è arrivato il momento di farci avvolgere da nuove storie e nuovi linguaggi in vista dei mesi più freddi: durante il mese di novembre, MUBI continua a proporre di titoli ricercati e spesso inediti, con particolare attenzione al cinema asiatico e a quello italiano, spaziando dalle narrazioni più classiche a punti di vista più sperimentali. Per aiutarti a orientarti tra tutte le proposte, ecco 8 film da non perdere su MUBI a novembre 2022.

Time to Love, Metin Erksan, Turchia, 1965 (3 novembre)

Finalmente sarà possibile guardare l’introvabile Time to Love, pietra miliare nonché classico del cinema turco dai toni cupi e romantici, che vede un pittore innamorarsi perdutamente della fotografia di una donna che non ha mai conosciuto.

Marghe e Giulia – Crescere in diretta, Alberto Gottardo e Francesca Sironi, Italia, 2019 (4 novembre)

Tra i toni e le tematiche di Eighth Grade (2018) e Selfie (2019), il documentario Marghe e Giulia – Crescere in diretta segue due bambine alle prese con il loro canale YouTube tramite il quale raccontano le proprie vite quotidiane: il risultato è il ritratto di una generazione che crescerà riguardando ricordi digitalizzati di un’infanzia vissuta in simbiosi con il web, con tutto ciò che comporta il fatto di crescere sentendosi costantemente sotto osservazione.

Peppermint Candy, Lee Chang-dong, Corea del Sud/Giappone, 1999 (8 novembre)

Opera seconda del regista sudcoreano Lee Chang-dong, Peppermint Candy percorre a ritroso la storia del protagonista, nel tentativo di dare un senso al drammatico gesto che l’ha portato al suicidio. Una storia intima sul ricordo, sulla perdita dell’innocenza e sui meccanismi letali di un paese in profonda crisi

Starfuckers, Antonio Marziale, USA, 2022 (10 novembre)

Esordio alla regia dell’attore Antonio Marziale, il cortometraggio Starfuckers in esclusiva su MUBI è un revenge movie queer ambientato nel mondo dello spettacolo. Uno strano casting si trasforma ben presto in un complesso gioco di potere, in cui gli equilibri continuano a essere sovvertiti secondo un angosciante climax ascendente

Sexual Drive, Kôta Yoshida, Giappone, 2021 (23 novembre)

Esplorazione acuta e divertente dei meandri dell’erotismo, il film diviso in tre capitoli racconta il tema del desiderio accostando il sesso al cibo, portando la voglia di ingurgitare e internalizzare l’oggetto del desiderio ad assumere forme perverse e inaspettate. 

Picnic ad Hanging Rock, Peter Weir, Australia, 1975 (25 novembre)

Parte della selezione di film cult riproposti da MUBI, Picnic ad Hanging Rock è uno dei pilastri del folk horror internazionale. La natura ancestrale incontra le costrizioni della società, per abbatterle una volta per tutte attraverso un’estetica onirico e una fotografia metafisica da dipinto preraffaellita.

The Balcony Movie, Paweł Łoziński, Polonia, 2021 (30 novembre)

Presentato al Locarno Film Festival, il film di Paweł Łoziński è interamente composto da conversazioni intrattenute dal regista con i passanti dal balcone del suo appartamento a Varsavia. Tra La finestra sul cortile (1954) e il suveillance movie, il film è una riflessione sul mezzo cinematografico, ma anche sulla natura delle relazioni umane e sul sensazionalismo sostituito dalla meraviglia della casualità. 

A Human Certainty, Morgan Quaintance, UK, 2021 (Videoteca)

Parte del ciclo di due film dedicato al cineasta sperimentale Morgan Quaintance, A Human Certainty è una lettera d’amore scritta nel tentativo di elaborare la morte, la separazione e la perdita grazie al cinema: un toccante monologo introspettivo accompagnato da immagini d’archivio, che sancisce l’importanza del regista londinese nei circuiti del nuovo cinema sperimentale.

Arianna Caserta