Voto

4

Il regista Luca Miniero tenta invano di strappare un sorriso in sala offrendo agli spettatori un crescendo di luoghi comuni sulle fedi religiose, serviti in salsa di umorismo spicciolo e conditi con ampie dosi di comicità banale, a tratti persino grottesca.

La trama viene appesantita da storie trasversali spesso lasciate in sospeso e da sequenze slegate dallo sviluppo narrativo, nonché inutili ai fini della caratterizzazione dei personaggi. A questo surplus di materiale, aggiunto esclusivamente per aumentare il minutaggio, si affianca la sconvolgente superficialità con cui viene affrontato il tema del multiculturalismo. La questione sulla convivenza tra culture e religioni diverse, infatti, non offre allo spettatore alcuno spunto di riflessione: gag ammuffite e commenti intolleranti che tanto ricordano quelli origliati al bar la domenica mattina vengono gettati al vento o lasciati in superficie. 

Federica Romanò