“Buongiorno… e casomai non vi rivedessi, buon pomeriggio, buonasera e buonanotte!”

Commedia grottesca e a tratti drammatica, The Truman Show di Peter Weir mostra fin dove gli uomini possono arrivare spinti dal solo desiderio di prevaricare sugli altri in una società divenuta indifferente a qualsiasi stimolo e nella quale l’apparire conta più dell’essere.

The Truman Show trova uno dei propri punti di forza nella bravura del cast. Jim Carrey si cala nei panni del protagonista in modo magistrale, facendo emergere le insicurezze, i dubbi e la profonda inquietudine di Truman, una persona comune e priva di grandi aspirazioni, apparentemente felice della propria vita prefabbricata. Ed Harris interpreta invece Christof, il regista del reality incentrato su Truman, riuscendo a trasmettere l’essenza del delirio di onnipotenza di un uomo che pretende di giocare a fare Dio con la vita di un altro essere umano.

Il paragone del film con il romanzo 1984 di Orwell sorge spontaneo e fa emergere la natura distopica della pellicola, che ripresenta in chiave moderna gli strumenti e i modi con cui si può manipolare la verità. The Truman Show spiana così la strada a dibattiti e riflessioni intorno alla questione della privacy e agli effetti della continua esposizione della nostra vita ai media. Precursore dei tempi profetizzando un mondo a misura di reality dove le persone non sono altro che comparse di una recita messa in scena da altri, The Truman Show risulta oggi più attuale che mai.

Giada Portincasa