Voto

7

Ventidue anni di carriera, diversi progetti paralleli e otto album all’attivo: l’esperienza dei Subsonica è partita da Torino e si è espansa a macchia d’olio lungo tutto lo stivale, concedendosi anche qualche escursione internazionale. Una passione nata nel 1996 e che in 8 trova nuovi stimoli, andando a recuperare quelle sonorità sperimentali che segnarono fortemente lo sviluppo del gruppo e abbandonando quasi del tutto gli stilemi del pop con cui i Subsonica erano ultimamente scesi a compromessi.

La vividezza sonora, sottolineata dalle decise linee di chitarra, di brani come Punto Critico e Fenice riporta alla mente Microchip Emozionale (1999) e il periodo giovanile electro-pop di Samuel e compagni. Mentre lo sviluppo pop del progetto compare in tracce come Respirare, giocata sull’eccezionalità dei vocali e sulla presenza costante dei synth, e Le Onde, il cui pianoforte d’apertura viene destrutturato con ripetizioni tipiche del trip-hop, sfociando in una sorta di avanguardismo che vagamente ricorda le stupefacenti produzioni dei Massive Attack.

8 è la sintesi di un percorso che è passato attraverso diverse esperienze musicali. Ma è anche la sintesi di un’amicizia, o meglio, di una famiglia, che da anni produce e sviluppa la propria passione. E, ancora, 8 è la voglia di attualizzare il passato, nella convinzione che il futuro abbia ancora qualcosa da offrire.

Sabino Forte