La Cineteca di Bologna promuove il progetto “Il Cinema Ritrovato” , che prevede la distribuzioni di grandi film del passato su tutto il territorio Nazionale. Tra titoli come Il Mago di Oz e La morte corre sul fiume spicca I cancelli del cielo di Michael Cimino, disponibile nelle sale aderenti all’iniziativa durante le ultime settimane di settembre. Nonostante il film ricevette molte critiche all’uscita nelle sale nel 1980, incassando tre milioni di dollari a fronte di un budget di ben quarantaquattro, oggi è considerato uno dei capolavori assoluti della cinematografia mondiale.

L’epico western, con protagonisti dello stampo di Kris Kristofferson, Christopher Walken e John Hurt, narra la triste epopea di James (Kris Kristoffeson), lo sceriffo della contea di Johnson nel Wyoming, che si batte per gli immigrati dell’Est Europa minacciati dagli allevatori di bestiame della zona. La pellicola è il risultato di un lavoro minuzioso, curato nei minimi particolari; basti pensare che la pellicola originariamente presentata alla casa di distribuzione aveva cinque ore e venticinque minuti di durata, ma fu imposto a Cimino un drastico taglio che portò il film a tre ore e trentanove minuti (versione che corrisponde alla director’s cut proiettata in questi giorni nelle sale).

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L’ampia durata del film lascia spazio alle magnifiche scenografie di Tambi Larsen, come quella della cerimonia di laurea, e a stimolanti paesaggi, che passano dalla frenesia delle piccole città alla tranquillità delle praterie fino ad arrivare al caos della guerra, suddividendo la pellicola in altrettanti parti in cui si mescolano chiasso e silenzio, follia e quiete. Lo sviluppo della trama è garantito dalle scelte dei protagonisti, dai loro desideri e dalle loro emozioni; esemplare in questo caso, l’amore che i due protagonisti James e Nathan provano per Ella (Isabelle Hurppert), la tenutaria di un bordello. L’amore viene dipinto da Cimino come una forza che trascende l’uomo e lo porta verso il tragico destino della morte prematura e della sofferenza per la perdita.

Le tematiche affrontate sono attualissime, in primis quelle dell’immigrazione, dell’intolleranza e della xenofobia, che rispecchiano a pieno il nostro periodo storico e sono dipinte in modo crudo e realistico. Cimino, infatti, mostra il lato scomodo dell’America, coinvolgendo nella controversa questione anche la più alta carica degli U.S.A, il Presidente. Trova spazio in questo western anche il tema dell’indifferenza davanti al potere: William, grande amico di James, fa parte della fazione decisa a sterminare gli immigranti e, malgrado sia completamente contrario alla “più ignobile decisione che questa associazione abbia mai preso”, non fa nulla per combatterla, anzi, si limita a ubriacarsi per giustificare la propria inettitudine.

Lo stile diretto e senza filtri di Cimino nel raccontare una storia è stato il motivo principale delle critiche degli anni ‘80, ma I cancelli del cielo rimane una pellicola che rispecchia con acume la nostra società, compresi vizi e difetti.

                                                                                                                                       Filippo Fante