Voto

7

Ogni ritorno dalle vacanze porta con sé la voglia di cinema, come se si volesse recuperare ciò che ci si è persi stando via: le serate trascorse in sala. A dare a tutti il benvenuto, prima dei colossal americani di settembre, c’è il nuovo film di Laura Chiossone Genitori quasi perfetti, una commedia moderna che proietta il pubblico in una quotidianità attuale e divertente.

Partendo da premesse leggere e l’intento di “riderci su”, la pellicola si sviluppa con un tocco sarcastico per raccontare i genitori del terzo millennio, afflitti da una costante ricerca di perfezione (appunto) nell’educare i propri figli. Al suo secondo lungometraggio, la regista ci riesce, e anche bene, grazie a una sceneggiatura curata e personaggi che si evolvono con la narrazione. Ogni svolta all’interno della storia è infatti associata a una nuova sfumature dei singoli interpreti, lavorando su due fronti differenti: la comicità e la tensione. Nonostante risulti a tratti schiava di qualche cliché di troppo, la scrittura è funzionale alla cura dei dettagli, che conferisce una forte personalità al film.

Genitori quasi perfetti riesce finalmente a dare una scossa a un cinema italiano di massa che dai tempi di Perfetti sconosciuti non riusciva più a mettere in discussione se stesso e gli spettatori. Un film per chi si vuole riconoscere senza prendersi troppo sul serio .

Fabrizio La Sorsa