Ogni giorno viene prodotta e diffusa un’enorme quantità di immagini: televisione, web e social network generano un flusso caleidoscopico che pervade ogni aspetto della nostra vita e rappresenta il principale canale di contatto con ciò che accade nel mondo; un mondo di cui la conoscenza e il rapporto con le informazioni si fanno sempre più mediati, rielaborati.

All’interno di un simile panorama mediale, diviene allora urgente il bisogno di un approccio critico che consenta di analizzarlo e di orientarsi, dotando in particolare i più giovani degli strumenti necessari non solo per farsi strada in questo ambiente e comprenderne i meccanismi interni, ma anche per esserne partecipanti consapevoli, capaci di interagire con il sistema mediale e di produrre contenuti originali. Per questa ragione le scuole si stanno attivando per rendere possibile l’introduzione di programmi specificatamente dedicati all’educazione all’immagine: un processo lento e tortuoso che, dopo l’esperimento del Piano nazionale per la promozione della didattica del linguaggio cinematografico e audiovisivo nella scuola – promosso nel 2000 dal MIUR, dall’IRRE del Lazio e dall’Università degli Studi di Roma Tre e realizzato a livello nazionale dal Sistema IRRE –, ha visto il primo passo significativo nel 2010 con l’introduzione dell’indirizzo Audiovisivo e Multimediale nei Licei Artistici, all’interno del quadro della Riforma Gelmini.

Provvedimenti che evidentemente non bastano per far fronte alla situazione attuale, ed è proprio per questo che iniziative autonome, collaterali alle istituzioni scolastiche, si rivelano preziosissime. È il caso della neonata Accademia di Video Making, un progetto ideato e coordinato da Liceo Malpighi di Bologna, Fondazione Cineteca di Bologna, Romanae Disputationes, Associazione Tokalon e Parole O_Stili. Nata grazie ai fondi di MIUR e MIBAC, l’Accademia di Video Making rappresenta un unicum in Italia: diretta agli studenti di scuola superiore di II grado, l’iscrizione è completamente gratuita e offre un percorso completo di formazione inerente al linguaggio delle immagini, al fine di sviluppare le competenze necessarie a creare documentari, cortometraggi e video spendibili nell’ambito della didattica, della divulgazione culturale e della produzione creativa. Il progetto consiste in 10 lezioni teoriche tenute da esperti del settore, come Gian Luca Farinelli, Fabio Bonifacci e Claudio Cupellini, in cui verranno esplorate le professioni del cinema, le fasi di realizzazione di un prodotto audiovisivo e i nuovi linguaggi televisivi e seriali.

Le iscrizioni sono aperte fino al 22 gennaio  quindi affrettatevi! – ed è possibile iscriversi non solo come classe, ma anche in piccoli gruppi o persino individualmente. Un’opportunità preziosa per coltivare conoscenze teoriche, competenze pratiche e creare nuove reti di relazioni legate al mondo dell’audiovisivo.

Giorgia Maestri