Asho, Jafar Najafl (Iran, 2019)

Asho è un bambino che passa le giornate a prendersi cura del suo gregge di pecore, alle quali ha dato nomi di celebrità in base alla loro capigliatura e al loro comportamento; la pecora più insolente si chiama proprio come il presidente che secondo lui ha rovinato il paese. La più grande passione di Asho è il cinema, sogna di fare l’attore, guarda film sul suo tablet rotto e la sua attrice preferita è Jodie Foster, che però non può nominare davanti alla cugina che gli è stata promessa in sposa e con la quale ha un rapporto di amore e odio; odio soprattutto dovuto al fatto che lei sia più alta di lui. Asho in realtà è il soprannome del protagonista, che in iraniano significa “aquila”, per via della sua agilità e iperattività. Il film è un racconto intimo, diretto e mai edulcorato della sua vita, sullo sfondo della campagna iraniana e dell’intensa natura che la anima.

Così in Terra, Pier Lorenzo Pisano (Italia, 2018)

Un terremoto ha devastato un piccolo paese delle Marche, abbandonato dalla maggior parte della popolazione. Una delle poche persone rimaste, una signora anziana, dichiara di volersi togliere la vita dopo che il terremoto ha ucciso la nipote; intanto, assistiamo all’arrivo del nuovo parroco in paese. Il film segue gli avvenimenti che si susseguono nel paese, tracciando il filo rosso che lega i due personaggi. Un corto che ci ricorda come il nostro pianeta sappia rivelarsi impietoso nei confronti di chi lo abita, togliendoci tutto quello che abbiamo da un momento all’altro. 

Sheperds, Teboho Edkins (Sudafrica, Francia, Germania, 2020)

Ogni cultura ha una scala di valori propria, diversa dalle altre. Ed è ciò che emerge da questo corto, interamente girato in una prigione riservata ai ladri di bestiame. Nel film, raccontano le loro esperienze e i motivi che li hanno portati a compiere queste azioni profondamente dannose per la comunità, pur essendo consapevoli dell’importanza culturale ed economica che le mucche rivestono. Questo genere di crimine, infatti, non solo comporta una pena di un anno di prigione per ogni animale rubato ma anche una pesante ostracizzazione sociale da parte della comunità stessa. Ognuna delle persone intervistate ci tiene a sottolineare quanto fosse un ottimo pastore, quanto amasse le proprie mucche, quanto ci tenesse e quanto se ne prendesse cura, con un’attenzione che nessun altro avrebbe potuto eguagliare.

Bare Giran, Yilmaz Özdil (Turchia, 2019)

A Mardin, nel Kurdistan turco, il servizio di raccolta rifiuti viene svolto principalmente servendosi degli asini. Quando ll’asino di Avdel Bozo viene mandato in pensione perché troppo vecchio, l’uomo si vede costretto a trovare un altro animale per continuare a svolgere il lavoro con cui sfama la sua famiglia, ma non è così facile. Ad aiutarlo c’è il nipote Salih, considerato pazzo da tutto il paese, che decide di attraversare il confine con la Siria, sua terra d’origine, per andare a recuperare l’asino che aveva dovuto abbandonare quando si è trasferito dallo zio a causa della guerra. Riusciranno Salih e il suo asino a tornare in Kurdistan?

La Tecnica, Clemente De Muro, Davide Mardegan (Italia, 2020)

Estate, campagna italiana, i primi amori. Su questo sfondo si staglia la storia di conoscenza tra Cesare, appena arrivato nel paese, e Leonardo, figlio di un pastore locali. I due instaurano un’amicizia che si sviluppa in relazione ai diversi approcci con le ragazze, rispetto ai quali Cesare è molto più spigliato e cerca di aiutare l’amico a superare la sua timidezza. Da questo film emerge così come la natura, in particolare nella sua forma rigogliosa estiva, accompagni ogni nostra esperienza, soprattutto nell’età giovanile della scoperta.

Colza, Victor Chagniot, Camille Broutin Mehu, Matthieu Daures, Victoria Gregory de Milo, Maxime Jouniot e Jade Khoo (Francia, 2020)

All’interno di una comunità, non sempre è facile accettare i cambiamenti che la collettività decide di attuare. Questa è la storia di Clarence, una giovane lucertola che non riesce ad accettare le novità portate dal progresso. Così, con l’aiuto del suo amico e direttore d’orchestra, una sera decide di scappare rubando uno degli aeroplani del villaggio, partendo per un’esperienza che le permetterà di cambiare prospettiva.

Three Meetings of the Extraordinary Committee, Michael Woodward, Max Barron, (Regno Unito, Bulgaria, 2021)

A Dobre, un piccolo villaggio che si sostiene quasi esclusivamente col lavoro rurale e in particolare con gli allevamenti di mucche, i pochi componenti del consiglio locale decidono di affidarsi a un venditore non molto convenzionale per acquistare la fantomatica e leggendaria “unicow”. Si tratta ovviamente di una truffa, di cui si è accorto solo il membro più giovane del consiglio. Girato interamente in bianco e nero e ripetutamente squarciato dagli sguardi in camera del protagonista, il corto mostra il tentativo cieco e disperato di un villaggio rurale di entrare nell’era del progresso.

Du Iz Tak?, Galen Fott (USA, 2018)

Un piccolo germoglio risveglia la curiosità di 3 giovani insetti, che lo trasformano nel loro covo, attirando l’attenzione di tutti gli altri insetti che vivono vicino a loro. Esterrefatti dalla bellezza del fiore che sboccia, lo celebrano con canti e danze. Un corto che ci ricorda la magia della natura, con i suoi suoni e le sue danze, e ci spinge a riflettere sui microcosmi impercettibili che si annidano nel più piccolo spiazzo d’erba. 

Teplaya Zvezda, Anna Kuzina (Russia, 2020)

L’uccellino che ha il compito di mantenere l’ordine nel cielo, pulendo e accendendo le stelle, un giorno per errore ne fa cadere una, che arriva sulla Terra. Viene trovata da un gruppo di bambini, e da quel momento diventa la loro compagna di gioco. Man mano che il tempo passa, la stella diventa sempre più brillante e calda, fino a risalire nel cielo da sola per andare a illuminare l’intero manto celeste. Ancora una volta, il cinema ci ricorda come l’amore sia l’energia più potente di tutte.

Allegra Adorni