Voto

5

Animali Fantastici, spin-off della celebre saga di Harry Potter, prosegue con I crimini di Grindelwald, sempre diretto da David Yates e scritto da J.K. Rowling. In questo secondo capitolo Newt Scamander (Eddie Redmayne) e compagnia tornano sul grande schermo, ma gli “animali fantastici”, seppur presenti, assumono una posizione marginale.

Niente da obiettare su effetti speciali e ambientazioni, che da soli valgono tutta la magia della pellicola. A non funzionare è la sceneggiatura: un plot tutto sommato intrigante, che prosegue con un crescendo di misteri fino al twist finale non basta a salvare la quantità di scene confuse e scollate dal resto della narrazione, come se fossero state buttate a casaccio in mezzo alla pellicola, lasciando irrisolte tante, troppe situazioni.

Tra i nuovi personaggi, nessuno di fenomenale. Se la versione giovanile di Albus Silente (Jude Law) è senza infamia e senza lode, ma almeno coerente con il personaggio della saga di Harry Potter, non si può dire lo stesso per Grindelwald (Johnny Depp). Dopo la presentazione del personaggio, avvenuta nel finale del film precedente, che lo descriveva come uno dei più eccentrici e temuti malvagi della storia dei maghi, la realizzazione di queste premesse è assai deludente: Grindelwald non combina niente di eccezionale per tutto il film; non è pazzo, né stravagante, e dopo la prima scena ci si dimentica persino della sua presenza.

Inutile dire che ai fan tocca sperare nel nuovo capitolo. E sarà un’attesa piena di ansia, perché proprio negli ultimi due minuti di Animali fantastici – I crimini di Grindelwald le carte in tavola vengono completamente stravolte.

Giulia Crippa